Abbiamo intervistato per voi i nostri barbieri Luca e Ketty, che hanno iniziato a lavorare nella prima bottega de Il Barbiere al C.C. Città Fiera di Udine.

Barbiere e barbiera sono diversi? A quanto pare no. E hanno una cosa importante in comune: la grande passione per questo lavoro

I: “Come sei diventato/a barbiere? Cosa ti ha ispirato?”

L: “Facevo il parrucchiere, ma il momento che più mi piaceva era quando eseguivo il taglio uomo. Lo sentivo più mio, mi dava più soddisfazione. Mi piace molto il cinema, la mia attenzione viene sempre catturata dai capelli e dalle barbe dei protagonisti di quel mondo. Mi affascina e mi piace replicare quello che vedo sulle persone e su me stesso. Penso sia questo ad avermi ispirato.”

K: “Mi ha sempre affascinato fare le barbe come una volta, e avrei sempre voluto imparare, così quando mi hanno proposto di spostarmi dal Barbiere (lavoravo già in Trilab) non ci ho pensato due volte, ho accettato subito. Poi ho sempre preferito il maschile al femminile, si sa che noi donne siamo sempre indecise e più difficili da accontentare.”


I: “Qual è la cosa che più ti piace del tuo lavoro?”

L: “Sapere che un gesto semplice, come fare un taglio di capelli, in realtà, può significare tanto per una persona. Alzarsi la mattina, passare distrattamente davanti allo specchio e vedersi in ordine, accresce l’autostima e ti fa iniziare la giornata con una marcia in più.”

K: “Sicuramente veder uscire il cliente soddisfatto, perché significa che ho fatto bene il mio lavoro e ho capito quello che voleva. É una grande soddisfazione anche per me.”


I: “Qual è il servizio che preferisci?”

L: “É il taglio di capelli. Mi piacciono soprattutto quelle misure medio/lunghe che non richiedono l’utilizzo di macchinette, ma solo il pettine, le forbici e le mie mani.”

K: “É la barba come una volta la pulizia completa del viso. É il momento in cui il cliente si rilassa di più e ti dà piena fiducia: non è poco essere sotto le mani di una donna col rasoio (ride)”


I: “Quali sono le differenze tra lui e lei?”

L: “Non penso ci siano vere differenze: probabilmente quello che apprezza il cliente è il rapporto che si va ad instaurare con il suo barbiere o la sua barbiera di fiducia. Indipendentemente da uomo o donna.”

K: “Non credo ci siano differenze lavorativamente parlando. Forse la donna è più attenta al dettaglio e ha la mano più delicata e per questo potrebbe essere preferita al barbiere uomo. O magari c’è qualcuno che preferisce la donna perché anche l’occhio vuole la sua parte. (sorride)”


I: “La cosa più bella che un cliente ti ha detto?”

L: “Era da un po’ che mi guardava dalla vetrina mentre lavoravo. Gli ho fatto un sorriso, è entrato e mi ha detto che era affascinato da come muovevo mani e forbici. Mi ha fatto i complimenti e ha prenotato un appuntamento per farseli tagliare da me!”

K: “La cosa più bella che mi hanno detto è che sono un’artista. Poi qualsiasi complimento fa sempre piacere!”


I: “La cosa più antipatica?”

L: “Fai come vuoi basta siano corti, tanto non mi interessa dei capelli!”

K: “La cosa più antipatica è quando i ragazzini mi danno del Lei o mi chiamano Signora!”


I: “Il personaggio a cui ti piacerebbe fare la barba?”

L: “Sono super appassionato di moto, quindi sicuramente mi piacerebbe tagliare la barba a qualche grande pilota. Magari a Valentino Rossi!”

K: “Un personaggio famoso a cui farei la barba moooolto volentieri è Jason Momoa (Acquaman).”


I: “Un prodotto must-have?”

L: “Imperium: perfetto su qualsiasi tipologia di capello e per qualsiasi effetto.”

K: “Un prodotto must di Tonsor1951 è sicuramente Imperium: tutti dovrebbero averlo!”


I: “Dì qualcosa all’altro barbiere!”

L: “Ketty! Chiuso tutto!?”

K: “Luca alòòòra… per me è no!”


I: “Lasciaci con il tuo motto!”

L: “Me lo sono persino tatuato: il vero fallimento è rinunciare.”

K: “Nulla cambia se non cambi tu.”

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